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Esempio di lettura storica dei Vangeli

 

IL GIORNO DELLA RISURREZIONE

 

DI GESÙ

Osservazioni o domande?

 La narrazione dei fatti che seguono presuppone che i discepoli fossero alloggiati a gruppi in luoghi diversi, ora che non c’era Gesù a tenerli uniti. I verbi, nei brani del Vangelo di Giovanni, non sono resi secondo il rapporto di tempo richiesto dalla grammatica italiana, per poter rispettare le parti scritte al presente.

 

Era il giorno dopo il sabato, il 5 aprile dell'anno 33.

Mt 28

[1]Il sabato tardi, nell’ora che si affaccia sul primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a vedere il sepolcro.

Gv 20

[1a]Il giorno dopo il sabato Maria di Màgdala si reca al sepolcro assai presto, quand’è ancora buio. 

Mt 28

[2]Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. [3]Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. [4]Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite.  

Gv 20

[1b]...e (Maria di Màgdala) vede la pietra ribaltata dal sepolcro. [2]Corre allora e va a casa di Simon Pietro e a casa dell’altro discepolo, quello a cui Gesù era amico, e dice loro: «Hanno preso il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

[3]È uscito allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recavano al sepolcro. [4]Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo è corso più veloce di Pietro ed è giunto per primo al sepolcro. [5]Chinatosi, vede le bende appiattite, ma non è entrato.

La testimonianza sulla condizione in cui era il sepolcro è affidata a Pietro, perché Giovanni era troppo giovane per testimoniare.

Le bende non erano sparse, erano ancora avvolte, ma appiattite perché non contenevano più il corpo di Gesù.

[6]Giunge intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed è entrato nel sepolcro e vede le bende appiattite, [7]e il sudario, che era (legato) sul suo capo, non appiattito tra le bende, ma avvolto in rilievo, pressoché ne(lla) posizione primitiva. [8]Allora è entrato anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e ha visto e ha creduto. [9]Non avevano infatti ancora fatto attenzione alla Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.

[10]I discepoli intanto se ne sono tornati di nuovo a casa. [11]Maria invece stava all’esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si è chinata verso il sepolcro [12]e vede due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove giaceva il corpo di Gesù.

Le donne, due giorni prima, avevano osservato la sepoltura di Gesù e si ricordavano la posizione in cui era stato messo il corpo, ma c’erano anche le bende per terra, ancora avvolte nella stessa posizione.

[13]Ed essi le dicono: «Donna, perché piangi?». Risponde loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». [14]Detto questo, si è voltata indietro e vede Gesù lì in piedi; ma non sa che è Gesù.

[15]Le dice Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che sia il custode del giardino, gli dice: «Signore, se l’hai trasportato tu, dimmi dove lo hai posto e io lo prenderò». [16]Gesù le dice: «Maria!». Essa, voltatasi, gli dice in ebraico: «Rabbunì!» (che significa: Maestro!). [17]Le dice Gesù: «Non mi trattenere, infatti non sono ancora salito presso il Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Salgo presso il Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».

Lc 24

[1]Quindi il primo giorno dopo il sabato, sul primo far del giorno, (le altre donne: Giovanna e quelle che erano con lei) si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. [2]Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro, [3]ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.

[4]E avvenne mentre esse erano imbarazzate per questa situazione: ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. [5]Essendosi esse spaventate e avendo chinato il volto a terra, dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? [6]Non è qui, ma è risuscitato. Ricordate come vi parlò quando era ancora in Galilea, [7]dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mani di uomini peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno».

 Mt 28

[7]«Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, ed ecco vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto». 

Lc 24

[8]Ed esse si ricordarono delle sue parole. 

Mt 28

[8]Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli. [9]Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. [10]Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».

[11]Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. [12]Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: [13]«Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. [14]E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia».

[15]Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino a oggi.

Matteo e gli scribi suoi collaboratori, mentre scrivono il Vangelo e riferiscono questa diceria, sono ancora tra i Giudei, e non sono ancora successi fatti tali - come rivoluzioni e distruzioni - da far passare in secondo ordine la diceria. Questo significa che scrivono diversi anni prima del 67, quando inizia la rivolta contro i Romani, conclusasi nel 70 con la distruzione di Gerusalemme e del Tempio.

Lc 24

[9a]E (le donne), tornate dal sepolcro, (si ritrovarono insieme e si recarono dagli altri discepoli, ma...)  

Mc 16

[8b]... (in un primo momento) non dissero niente a nessuno, perché avevano paura. (Poco dopo, però, parlarono).

Gv 20

[18]Arriva Maria di Màgdala ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore e proprio a me ha detto queste cose».

Lc 24

[9b]Annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. [10]Erano Maria di Màgdala, Giovanna, Maria di Giacomo e le altre che erano con loro. Raccontarono queste cose agli apostoli, [11]e quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero a esse.

[12]In realtà Pietro, appena alzato, era corso al sepolcro – e chinatosi vede le bende soltanto – ed era tornato a casa sua confuso per l’accaduto (vedendo Pietro così confuso e quasi sconvolto, le donne avevano avuto paura e per un po’ non avevano parlato).

Luca parla solo di Pietro, pur sapendo che al sepolcro era andato anche Giovanni (Lc 24,24 e Gv 20,3), perché Pietro, più adulto, era confuso da far paura e determinò l'atteggiamento dei discepoli verso le donne, mentre Giovanni aveva già creduto per conto suo ma era troppo giovane per influire sugli altri.

Lc 24

[13]Ed ecco due di loro in quello stesso giorno erano in cammino per un villaggio distante sessanta stadi (Circa undici chilometri e mezzo, andata e ritorno: vedere Flavio Giuseppe, Guerra giudaica, 7,217) da Gerusalemme, di nome Èmmaus, [14]e discutevano tra loro di tutte queste cose che si erano combinate insieme.

Qui il racconto di Luca si fa vivace e particolareggiato, vengono ricordati perfino i sentimenti, perché è proprio Luca il discepolo che non viene nominato

[15]E avvenne che, mentre discutevano e insieme cercavano di capire, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. [16]Ma i loro occhi erano suggestionati, così da non vedere che era lui. [17]Disse loro: «Quali sono queste ragioni che vi scagliate l’un l’altro camminando?». Si fermarono, eccitati.

[18]E uno, di nome Clèofa, gli rispose: «Tu solo abiti vicino a Gerusalemme e non sai ciò che è avvenuto in essa in questi giorni?». [19]Domandò: «Che cosa?». Gli dissero: «Ciò che riguarda Gesù Nazareno, che è stato profeta potente in opere e parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; [20]come i sommi sacerdoti e i nostri capi l’hanno consegnato per ottenere una condanna a morte e l’hanno crocifisso. [21]Noi invece speravamo: «egli è colui che sta per redimere Israele»; 

Non si può separare il Vangelo di Luca dalla tradizione e dalla Legge ebraica, in cui è immerso, altrimenti è assai difficile spiegare molte cose di questo libro. Nella tradizione ebraica, «redimere» non implica minimamente l’uso elle armi o la ribellione, ma è l’opera di Dio in favore del suo popolo. Rendere libero in senso religioso e politico, pagando un riscatto; non libero contro Roma, ma in alleanza con Roma. Luca ha amici romani e sta andando a Emmaus dove sono alloggiati soldati romani, che poi riceveranno in compenso dall'imperatore questo luogo, come si legge in Guerra Giudaica (VII,217) di Flavio Giuseppe. Luca teme ora i capi ebrei, essendosi compromesso con Gesù e i suoi discepoli, anzi essendo anch'egli discepolo.

ma, da una parte, con tutto ciò corre il terzo giorno da quando queste cose sono accadute. [22]D’altra parte, alcune donne, delle nostre, ci hanno fatto uscire di senno: giunte di primo mattino al sepolcro [23]e non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver visto anche un’apparizione di angeli, i quali affermano che egli vive. [24]Pure alcuni di quelli che sono con noi sono andati al sepolcro e hanno trovato così come hanno detto anche le donne, ma lui non l’hanno visto».

[25]Ed egli disse loro: «O incapaci di pensare e pigri di cuore nel credere, con tutto quello che hanno detto i profeti: [26]non bisognava che il Cristo soffrisse queste cose ed entrasse nella sua gloria?». [27]E, cominciando da Mosè, attraverso tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che riguardava lui stesso.

[28]Giunsero vicini al villaggio dove erano diretti ed egli fece finta di essere diretto più lontano. [29]Ma essi lo costrinsero: «Resta ospite insieme a noi perché si fa sera e già si è conclusa la giornata» (Mt 20,6.12: la giornata lavorativa si concludeva alle sei del pomeriggio; le ore variavano in durata secondo la stagione). Egli entrò per rimanere ospite con loro.

[30]E avvenne mentre egli era a tavola con loro: prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede loro; [31]allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero; quindi divenne per loro invisibile. [32]Si dissero l’un l’altro: «Non ci ardeva forse il cuore dentro quando ci parlava per via, quando ci spiegava le Scritture?».

[33]Alzatisi, in quella stessa ora tornarono a Gerusalemme e trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, [34]i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone» (ecco il motivo per cui i due trovarono riuniti gli altri discepoli: Simone aveva visto Gesù, aveva creduto e aveva chiamato gli altri). [35]Essi si misero a raccontare ciò che era accaduto lungo la via e come era stato riconosciuto da loro nello spezzare il pane.

[36]Mentre essi parlavano di queste cose, egli è apparso in mezzo a loro e dice: «Pace a voi!».  

Gv 20

[19]Giunta la sera, quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse per timore dei Giudei le porte del luogo dove si trovavano i discepoli, è venuto Gesù, si è fermato in mezzo a loro e dice: «Pace a voi!». [20]Detto questo, ha mostrato loro le mani e il costato. E i discepoli sono stati presi dalla gioia al vedere il Signore. 

Lc 24

[37]Sbigottiti e spaventati credevano di vedere uno spirito. [38]Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? [39]Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; uno spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io».

[40]E dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. [41]Ma poiché non ci credevano ancora per la gioia ed erano confusi, disse: «Avete qui qualcosa da mangiare?». [42]Essi allora gli offrirono una porzione di pesce arrostito: [43]lo prese e lo mangiò davanti a loro.

[44]Poi disse loro: «Queste sono le mie parole, che vi ho detto quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». [45]Allora aprì loro la mente perché comprendessero le Scritture e disse: [46]«Così è scritto: il Cristo doveva patire e risuscitare dai morti il terzo giorno [47]e una conversione per il perdono dei peccati doveva essere predicata nel suo nome a tutte le genti. Cominciando da Gerusalemme, [48]voi sarete testimoni di queste cose.

[49]Ed ecco io inauguro la promessa del Padre mio per voi; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».  

Gv 20

[21]Gesù ha detto loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi». [22]Dopo aver detto questo, ha alitato su di loro e dice: «Ricevete lo Spirito Santo; [23]a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi li riterrete, saranno ritenuti».

Lc 24

[50]Poi li condusse fuori fin verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. [51]E avvenne che, mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato su verso il cielo.

Luca ricorda questo momento, perché è una prova che Gesù Cristo è Dio. Gesù sale subito al Padre, ma poi appare ai discepoli per quaranta giorni. Questo spiega la loro grande gioia (Lc 24,52): infatti per quaranta giorni hanno vicino a loro il Maestro, ormai «elevato» (Mc 16,19;  At 1,2.11; 1Tm 3,16) pienamente alla dignità divina.

[52]Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; [53]ed erano in ogni momento nel tempio benedicendo Dio.

 


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