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I testimoni delle origini

 

 

 

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È ACCADUTO A FATIMA  

Osservazioni o domande?

Luoghi e tempi

1916 - l'Angelo

13 maggio 1917

l'aspetto della Madonna

13 giugno 1917

13 luglio: il segreto

13 agosto: in prigione

apparizione il 19 agosto

13 settembre

miracolo del sole

A raccontarci quanto è accaduto a Fatima è la stessa Lucia in un libro-testimonianza che la Queriniana ha  presentato come: Lucia racconta Fatima - memorie, lettere, documenti, nel titolo originale: Memorias e cartas de irmà Lùcia. Una miniera di notizie straordinarie. Qui agiungiamo notizie da altre fonti.

La vicenda di Fatima è l'apparizione della Madonna ai tre pastorelli, che raccontano quanto loro accadde con semplicità e determinazione davvero singolare. 

 

Luoghi e tempi (da www.unavox.it/103b.htm)

 

Fatima si trova a circa metà strada in linea d'aria fra Lisbona e Coimbra. Vicino a Fatima c'era un gruppo di una ventina di case che costituivano la frazione di nome Aljustrel: lì vivevano Lucia, Francesco e Giacinta. Il 22 marzo 1907 nacque Lucia, figlia di Antonio e Maria Rosa dos Santos. L'11 giugno 1908 nacque Francesco, figlio di Manuel e Olimpia Marto. Il 10 marzo 1910 nacque Giacinta, figlia di Manuel e Olimpia Marto. Olimpia Marto è sorella di Antonio dos Santos perciò Lucia dos Santos è cugina di Francesco Marto e Giacinta Marto.

Le visioni dell'infanzia (1913)

Nel 1913, a sei anni, Lucia riceve la Prima Comunione. Il giorno prima, dopo la prima confessione preparatoria, Lucia prega davanti alla statua della Madonna del Rosario e Le chiede di conservare il suo cuore solo per Dio: Lucia ha l'impressione che la Madonna le sorrida e che con uno sguardo e con un gesto le dica di sì. Lucia ripete la richiesta a Dio nel ringraziamento dopo la Prima Comunione e le sembra di sentire in sé una voce che le concede la grazia richiesta.

Le prime tre apparizioni dell'Angelo (1915)

Nel 1915, a otto anni, Lucia riceve dalla madre l'incarico di pascolare il gregge della famiglia e si sceglie come compagne per questo incarico tre amiche: le sorelle Teresa e Maria Rosa Matias e Maria Justino. Tra l'aprile e l'ottobre del 1915 a Lucia e alle altre tre pastorelle, mentre sono al pascolo sulla collina del Cabeço, appare loro tre volte un Angelo, simile a una statua di neve che i raggi del sole rendono un poco trasparente. L'Angelo non si avvicina e non rivolge loro la parola. Lucia non ne parla, nemmeno in casa, ma le tre amiche sì e le quattro fanciulle sono oggetto di qualche motteggio in paese e in famiglia. Lucia ne soffre in particolare e ne trae motivo per aumentare il suo naturale riserbo.

 

1916 - Le seconde tre apparizioni dell'Angelo

 

Nel 1916 Lucia , di nove anni, si sceglie come compagni per andare al pascolo i cuginetti Francesco, di otto anni, e Giacinta, di sei anni.

Nella primavera 1916 , mentre Lucia, Francesco, e Giacinta sono al pascolo sulla collina del Cabeço, riappare l'Angelo simile a un giovinetto di quattordici o quindici anni, di grande bellezza, bianco come la neve, reso dal sole come cristallo trasparente. Questa volta egli si avvicina e rivolge loro la parola. Si dà a conoscere come l'Angelo custode della loro patria (Portogallo):

"Non temete. Io sono l'Angelo della Pace. Pregate con me".

L'Angelo si inginocchia e curva la fronte fino al suolo e recita tre volte, imitato da loro, la preghiera:

«Mio Dio, io credo, adoro, spero e vi amo. Vi chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano, non vi amano».

Poi prende a dire:

— Pregate così, i cuori di Gesù e di Maria stanno attenti alla voce delle vostre suppliche.

Subito l'angelo si trasforma in una nuvoletta bianca che il vento trasporta su verso la montagna.

E più avanti (verso la fine di luglio del 1916):

— Cosa fate? Pregate! Pregate molto! I cuori santissimi di Gesù e di Maria hanno su di voi disegni di misericordia: offrite costantemente all'Altissimo orazioni e sacrifici.

— Offrite un sacrificio come atto di riparazione per i peccati con cui egli è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori. Ottenete così per la vostra patria la pace. Io sono il suo angelo custode, l'Angelo del Portogallo. Soprattutto, accettate e sopportate con sottomissione le sofferenze che il Signore vi manderà.

Dice Icilio Felici, nel suo bel volume riveduto e ampliato da Eugenio Fornasari, che per i veggenti si era trattato di una cosa da prendersi come "vera Annunciazione". Ma l'Angelo in una successiva apparizione (in ottobre) - così raccontano i ragazzi - li invita a rivolgere a Dio una nuova preghiera:

«Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima, Divinità di Gesù Cristo presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del suo Santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria vi chiedo la conversione dei poveri peccatori».

E, offrendo l'Ostia a Lucia e il calice a Francesco e Giacinta, disse:

— Prendete e bevete il corpo e il sangue di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Fate riparazione per i loro crimini e consolate il vostro Dio.

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13 maggio 1917 - La Signora che viene dal cielo

 

Nella primavera dell'anno seguente (domenica 13 maggio 1917) alla Cova, preceduta da due lampi abbaglianti di luce, ecco apparire sopra un piccolo leccio verdeggiante una Signora più splendente del Sole che, con gesto carezzevole e voce rassicurante...:

«Mentre stavo per giocare con Giacinta e Francesco, in cima al pendio della Cova da Iria, a fare un muretto intorno a una macchia, vedemmo, all'improvviso, qualcosa come un lampo. (…) 

E quasi vicino a un grande leccio che c'era lì, vedemmo sopra un'elce una Signora, tutta vestita di bianco, più brillante del sole che diffondeva luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno di acqua cristallina, attraversata dai raggi del sole più ardente.

Sorpresi dall'apparizione, ci fermammo. Eravamo così vicini, che ci trovammo dentro alla luce che la circondava o che Lei diffondeva. Forse a un metro e mezzo di distanza, più o meno. Allora la Madonna ci disse:

- Non abbiate timore. Io non vi faccio del male.

- Di dove siete? le domandai. - Sono del cielo.

- E che cos'è che volete da me? - Sono venuta a chiedervi che veniate qui sei mesi di seguito, il giorno 13 a questa stessa ora. Poi dirò chi sono e che cosa voglio. Poi tornerò ancora qui una settima volta.

- E anch'io andrò in cielo? - Sì, ci andrai.

- E Giacinta? - Anche lei.

- E Francesco? - Pure, ma deve recitare molti Rosari. (…)

- Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze ch'Egli vorrà inviarvi, in atto di riparazione dei peccati con cui Egli è offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?

- Sì, vogliamo.

- Avrete dunque molto da soffrire, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto. (…)

Passati i primi momenti, la Madonna aggiunse: - Recitate il Rosario tutti i giorni per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra.

Subito dopo, cominciò a elevarsi serenamente, salendo verso levante, fino a scomparire nell'immensità della distanza. La luce che la circondava apriva come un sentiero tra la massa degli astri, motivo per cui alcune volte abbiamo detto di aver visto il cielo aprirsi».

 

— Non abbiate paura. Non voglio farvi alcun male.

Lucia domanda:

— Da dove viene?

— Vengo dal cielo.

— E cosa vuole da me?

— Son venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno tredici, a questa stessa ora. Poi vi dirò chi sono e cosa voglio. Ritornerò poi ancora qui una settima volta.

— E anch'io andrò in cielo?

— Sì.

— E Giacinta?

— Anche lei.

— E Francesco?

— Anche lui, ma dovrà dire il suo Rosario.

Dei tre bambini, Lucia vedeva, sentiva e parlava con la Madonna, Giacinta vedeva e sentiva, mentre il piccolo Francesco poteva solo vedere e «gli dovevano spiegare tutto...».

Lucia dice di essersi ricordata di due ragazze che erano morte da poco tempo:

— Maria das Neves è già in cielo?

— Sì, è Là.

— E Amelia?

— Resterà in Purgatorio fino alla fine del mondo.

Riprende Lucia:

— Mi sapreste dire se la guerra finisce presto o se dura ancora molto tempo?

— Non te lo posso dire ancora, prima di averti detto quello che desidero.

La Signora splendidissima riprende a parlare:

— Volete offrirvi a Dio pronti a sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà mandarvi, in riparazione dei peccati con cui Egli è offeso e per ottenere la conversione dei peccatori?

— Si, lo vogliamo!

— Allora dovrete soffrire molto, ma la grazia di Dio sarà il vostro conforto.

Nel momento in cui la Madonna pronunciava queste ultime parole, aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa, una specie di riflesso che usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell'anima, facendoci vedere noi stessi in Dio, che era quella luce, più chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi. Allora, per un impulso intimo cademmo in ginocchio e ripetevamo intimamente:

— Santissima Trinità, io vi adoro. Mio Dio, io vi amo nel Santissimo Sacramento.

Dopo un po' la Madonna aggiunse:

— Recitate la Corona tutti i giorni per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra...

Poi la Signora cominciò ad elevarsi e disparve in un cielo che sembrava aprirsi...

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L’aspetto della Madonna

 

«In (alcuni) scritti, e in certi casi attraverso correzioni apportate a dipinti o statue rappresentanti le apparizioni, Suor Lucia ci dà ulteriori particolari sulla apparizione.

La Madonna ha l’aspetto di una fanciulla giovanissima, di circa quindici - diciotto anni, non molto alta, dalla voce dolce e gradevole, il viso bellissimo, gli occhi neri.

Le mani sono giunte all’altezza del petto; quando la Madonna le apre allarga un poco le braccia e le mani hanno le palme volte verso il basso tenute ad una altezza poco sotto l’orizzontale.

I piedi poggiano su una piccola nuvola come di ermellino che sfiora i rami verdi del piccolo leccio.

Dal braccio destro pende un bel rosario, con i grani splendenti come perle, terminato da una croce come di argento luminoso.

L’abito, di luce bianca come la neve, cade fino ai piedi; e un lungo velo bianco, bordato d’una luce più intensa come d’oro, le copre il capo, le spalle e, scendendo fin quasi al bordo dell’abito, circonda tutto il corpo.

Sospeso al collo da un cordone giallo o dorato ha un globo dorato, luminoso in modo particolare; due piccoli orecchini luminosi si intravedono là dove il velo copre le orecchie».

(da www.unavox.it/103b.htm)

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13 giugno 1917 - Il Cuore Immacolato

 

E si arrivò al 13 giugno, Festa di sant'Antonio, ma per i veggenti ora essa è "Festa di Maria" alla Cova d'Iria. Lucia esclama ad un tratto:

— Già s'è visto il lampo; ora viene la Signora!

Di corsa si diresse verso il leccio seguita dai cugini. Il dialogo tra Lucia e la Vergine lascia stupefatti:

Lucia:

— Voi mi avete comandato di venire qui. Vorreste farmi il favore di dirmi cosa volete da me?

— Voglio dirti di ritornare qui il tredici del prossimo mese; di continuare a recitare il Rosario tutti i giorni, e voglio pure che tu impari a leggere, per dirti poi quello che desidero.

Domandò la guarigione di un malato.

— Che si converta, e guarirà entro l'anno!

— Vorrei chiederLe di portarci in Cielo.

— Sì; Giacinta e Francesco li porto fra poco (in effetti Francesco morì il 4 aprile 1919 e Giacinta il 20 febbraio 1920), ma tu resti qui ancora per qualche tempo. Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato; a chi la praticherà prometto la salvezza: queste anime saranno predilette da Dio, e come fiori saranno collocate da me dinanzi al suo trono.

— Resterò qui da sola?

— No, figlia mia. E tu ne soffri molto? Non ti scoraggiare, io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio.

Fu nel pronunciare queste ultime parole che aprì le mani e ci comunicò, per la seconda volta, il riflesso di quella luce immensa, nella quale ci vedevamo come immersi in Dio. Davanti alla palma della mano destra della Madonna c'era un cuore coronato di spine che ci sembravano confitte. Capimmo che era il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati dell'umanità, che voleva riparazione.

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13 luglio 1917 - Maria affida il segreto

 

Più di 2000 persone si trovano il 13 luglio alla Cova d'Iria per vedere i veggenti che vedono la Madonna.

A mezzogiorno in punto, preceduta dal solito lampo, la Signora compare...

— Che cosa vuole da me?

— Voglio - rispose l'apparizione - che veniate qui il 13 del mese seguente e che continuiate a dire la Corona tutti i giorni alla Madonna del Rosario per ottenere la pace del mondo e la fine della guerra; perché soltanto lei vi potrà soccorrere.

— Vorrei chiederLe di dirci chi è; di fare un miracolo perché credano tutti che Lei ci appare.

— Continuate a venir qui tutti i mesi. A ottobre dirò chi sono, quel che voglio e farò un miracolo che tutti potranno vedere bene per credere.

A ulteriori richieste di grazie l'apparizione rispose che «non avrebbe guarito lo storpio... né lo avrebbe liberato dalla povertà: ma che egli recitasse piuttosto il Rosario tutti i giorni con la famiglia. Che il malato non avesse fretta, Ella sapeva meglio quando conveniva venire a prenderlo; le altre persone avrebbero ottenuto le grazie desiderate durante l'anno prossimo, ma che bisognava che recitassero il Rosario».

Sacrificatevi per i peccatori e dite molte volte, specialmente ogni volta che fate qualche sacrificio: «O Gesù, è per amor vostro, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria!».

— Non volete più nulla da me?

— No, oggi non voglio più nulla.

— Neanch'io, esclamò Lucia...

Coloro che avevano assistito avevano potuto osservare questa volta una nuvoletta bianca che era scesa sul leccio, accompagnata da un accentuato abbassamento della luce solare...

Ma la Madre del Signore anche in quel giorno aveva affidato un segreto, legato alla consegna del silenzio, composto di tre parti, le prime due delle quali furono svelate da Lucia, per obbedienza, nel 1941 e che riguardano: "la salvezza delle anime" il primo e "la devozione al Cuore Immacolato di Maria" il secondo, mentre la terza parte (scritta da Lucia nel 1944 e rivelata dal card. Sodano il 13 maggio 2000) è una visione simbolica che coinvolge tutta la vita della Chiesa e del mondo.

Spiega Lucia:

«Dicendo queste ultime parole, la Signora aprì di nuovo le mani, come nei due mesi precedenti. Sembrò che il riflesso penetrasse la terra e vedemmo come un mare di fuoco. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere, o bronzee, in forma umana, che fluttuavano nell'incendio, trasportate dalle fiamme che uscivano da loro stesse, insieme a nuvole di fumo che cadevano da ogni parte uguali al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che suscitavano orrore e facevano tremare di paura. I demoni si distinguevano per le forme orribili e schifose di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni roventi. Questa visione durò un momento. E grazie alla nostra buona madre del cielo, che prima ci aveva prevenuti con la promessa di portarci in cielo (nella prima apparizione), altrimenti credo che saremmo morti di spavento e di terrore.

Spaventati e come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi alla Madonna, che ci disse con bontà e tristezza:

— Avete visto l'inferno, dove vanno a finire le anime dei poveri peccatori.

— Per salvarli, il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. Se si farà quello che vi dirò molte anime si salveranno e vi sarà pace. La guerra sta per finire. Ma se non cessano di offendere il Signore, nel regno di Pio XI, ne incomincerà un'altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il gran segno che vi dà Iddio che prossima è la punizione del mondo per i suoi tanti delitti, mediante la guerra, la fame e le persecuzioni contro la Chiesa e contro Santo Padre.

Lucia, diversi anni dopo quella guerra, ha spiegato che la storia ha visto «lo scoppio di una guerra atea, contro la fede, contro Dio, contro il popolo di Dio. Una guerra che voleva sterminare il giudaismo da dove provenivano Gesù Cristo, la Madonna e gli Apostoli che ci hanno trasmesso la parola di Dio ed il dono della fede, della speranza e della carità, popolo eletto da Dio, scelto fin dal principio: "la salvezza viene dai giudei"».

— Per impedire ciò, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice dei primi sabati del mese. Se si darà ascolto alle mie domande, la Russia si convertirà e si avrà pace, altrimenti diffonderà nel mondo i suoi errori suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa; molti buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire: varie nazioni saranno annientate... Finalmente il mio Cuore Immacolato trionferà, il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà e sarà concesso al mondo un periodo di pace.

Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora, un poco più in alto, un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo, ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l'Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: "qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti" un Vescovo vestito di Bianco "abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre". Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della croce c'erano due Angeli, ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio».

La Vergine, dopo aver avvertito di «non dir questo a nessuno, tranne a Francesco», aveva concluso:

— Quando recitate il Rosario, dite alla fine di ogni diecina: «O Gesù mio, perdonate le nostre colpe; preservateci dal fuoco dell'inferno; portate in cielo tutte le anime, e soccorrete specialmente le più bisognose (della vostra misericordia)».

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13 agosto 1917 - I bambini in prigione; la nube bianchissima

 

Si avvicinava poi il quarto appuntamento con la Signora: il mese di Agosto il giorno 13, e sul piccolo leccio, il guizzo di un lampo seguito subito dall'apparire di una nube bianchissima... che, non molto dopo, scompare.

I ragazzi non son potuti venire questa volta all'appuntamento perché il sindaco del paese, fortemente anticlericale, li aveva gabbati e trasferiti alla casa comunale... Evidentemente cominciavano a risultare pericolosi per i ben pensanti. Nulla valse a smuovere i ragazzi dal loro pensiero fisso alla Madonna che, questa volta, scesa alla Cova da Iria, non li aveva incontrati per cause di forza maggiore... Nulla valse a far rivelare il segreto confidato loro dalla Madre di Gesù e nulla poterono le minacce...

Il segreto «Non lo potevano rivelare, perché la Madonna aveva loro comandato di non dirlo a nessuno...».

Alla fine i veggenti vengono messi in prigione... ma neppure questo li smuove dalla consegna di Maria. Vengono minacciati di morte; e neppure ciò li fa desistere...

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La Madonna appare ai tre pastorelli il 19 agosto

 

Ma la sorpresa più bella i ragazzi l'ebbero la Domenica successiva, il giorno 19, nel luogo chiamato Valinhos dove la Madonna li raggiunge inaspettatamente e placa la loro sofferenza e anche l'angoscia per essere mancati il 13 alla Cova.

— Cosa vuole da me? - è la solita stupenda domanda di Lucia.

— Voglio dirvi che continuiate ad andare alla cova da Iria il giorno 13; che seguitiate a dire il Rosario tutti i giorni. Nell'ultimo mese, farò il miracolo, affinché tutti credano. Se non vi avessero portato nel villaggio il miracolo sarebbe stato più grandioso.

— Cosa vuole che si faccia dei soldi che la gente lascia alla Cova da Iria?

— Facciano due barelle: una portala tu con Giacinta e altre due bambine; l'altra la porti Francesco con altri tre bambini. I soldi delle barelle sono per la festa della Madonna del Rosario; e quel che avanza è per la costruzione di una cappella, che faranno fare.

— Vorrei chiederLe la guarigione di alcuni malati...

— Si, alcuni li guarirò entro l'anno. Pregate, pregate molto; e fate sacrifici per i peccatori, badate che molte, molte anime vanno all'inferno, perché non vi è chi si sacrifichi e preghi per loro.

Dopo ciò cominciò ad elevarsi verso il cielo in direzione d'oriente e disparve alla loro vista...

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13 settembre 1917 - Anticipazioni del miracolo di ottobre

 

Per la quinta apparizione alla Cova de Iria v'era una folla grande proveniente da ogni parte, forse in numero di dodicimila persone. È il 13 settembre e stanno per scoccare le 12... ecco il Sole velarsi e il globo di luce giungere da oriente a occidente... Maria prende a parlare ai suoi piccoli cari...:

— Continuate a recitare la corona per ottenere la fine della guerra. In ottobre verrà anche il Signore, la Madonna Addolorata, la Madonna del Carmine, S. Giuseppe col Bambino Gesù, per benedire il mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda. Portatela soltanto il giorno.

— Mi hanno pregato di chiederLe molte cose: la guarigione di alcuni malati, di un sordomuto.

— Si, qualcuno lo curerò, altri no. In ottobre farò il miracolo, affinché tutti credano.

Per tutti i presenti, durante questo colloquio, era stato visibilmente permesso dalla Madonna di poter vedere una parte di cielo colorarsi di giallo oro e un nembo bianco attorniare il leccio avvolgendo nel suo alone anche i veggenti.

Così come tutti poterono vedere, al momento del congedo della visione, ascendere il globo luminoso verso il cielo e scorgere una pioggia di petali bianchi infiniti che giunti a poco da terra scomparivano.

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13 ottobre 1917 - Il "miracolo del sole" e diverse apparizioni

 

Il mese seguente, ottobre, doveva essere il mese del congedo dalla Madonna a Cova d'Iria, perché la Madonna aveva precisamente indicato nel 13 di ottobre la data della Sua ultima apparizione. Di conseguenza tutti erano ansiosamente in attesa di poter vedere il miracolo che era stato annunziato per quella data dai veggenti, su incarico della Madre del Signore.

Durante tutta la notte tra il 12 e il 13 ottobre e tutta la mattina del 13 ottobre, cadde una pioggia continua, insistente e a tratti torrenziale.

Nella mattinata del giorno 13 una folla inverosimile era già raccolta e proveniva da tutto il circondario, ma anche - numerosissimi - da Oporto, da Coimbra, da Lisbona con inviati speciali della stampa nazionale ed internazionale. Si è parlato di circa settantamila presenze ad attendere l'evento.

Verso le undici e mezza, arrivarono i tre pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta, sotto la pioggia. Lucia domandò alla folla, che acconsentì, di chiudere gli ombrelli per recitare il rosario.

Comincia la recita del Rosario sotto una pioggerella insistente e in mezzo al fango... a mezzogiorno in punto, come le altre volte, Lucia annuncia di aver scorto il "lampo!".

— Eccola! Eccola! - Lucia ormai è estatica verso l'apparizione...

I veggenti notarono il riflesso di una luce e poi la Madonna che apparve sul querciolo. E comincia il dialogo fra la Madonna e Lucia:

— Che cosa vuole da me Vostra Signoria?

— Voglio dirti che facciano qui una cappella in mio onore; che sono la Madonna (Regina) del Rosario; che continuino a dire sempre la Corona tutti i giorni. La guerra finirà e i soldati torneranno presto alle loro case.

— Io avrei molte cose da chiederLe: se cura dei malati e se converte alcuni peccatori, ecc. ...

— Alcuni sì; altri, no. Devono emendarsi; chiedano perdono dei loro peccati.

E, assumendo un aspetto più triste:

— Non offendano più Dio nostro Signore, che è già tanto offeso.

La Vergine, a questo punto apre le mani, le fa riflettere nel sole; e, mentre si eleva, il riflesso della Sua stessa luce continua a proiettarsi nel sole. Mossa da una interiore ispirazione Lucia grida a tutti:

Guardate il sole!

...là, scomparsa la Madonna nella immensa distanza del firmamento, agli occhi dei veggenti si presentarono in successione tre quadri, il primo simboleggiante i misteri gaudiosi del rosario, poi quelli dolorosi e infine quelli gloriosi (soltanto Lucia vide i tre quadri; Francesco e Giacinta videro soltanto il primo).

Apparvero, accanto al sole, san Giuseppe a sinistra, con Gesù Bambino, e la Madonna del Rosario a destra. Era la Sacra Famiglia. La Vergine era vestita di bianco, con un manto azzurro.

Anche San Giuseppe era vestito di bianco e Gesù Bambino di rosso chiaro.

S.Giuseppe e il Bambino sembravano benedire il mondo, con certi gesti in forma di croce che facevano con la mano.

Alcuni istanti dopo, un altro quadro: Nostro Signore, afflitto dal dolore sulla via del Calvario, e la Madonna che a Lucia pareva essere la Madonna Addolorata. La Madonna non aveva la spada nel petto. Lucia vedeva soltanto la parte superiore del corpo di Nostro Signore. Il Signore sembrava benedire il mondo.

Infine un terzo quadro: apparve, in una visione gloriosa, la Madonna del Carmelo, incoronata Regina del cielo e della terra, con in braccio Gesù Bambino..

Mentre davanti agli occhi dei veggenti si svolgevano queste scene, tutti i presenti, dai più vicini ai veggenti ai più lontani di vari chilometri, poterono assistere al grande prodigio che la Madonna teneva in serbo, quello che verrà chiamato: «Il Miracolo del Sole!».

Si avverava il prodigio promesso a Lucia per il suo popolo dalla Madonna...!!!

Infatti, alla fine del colloquio di Lucia con la Madonna, nel momento in cui la santissima Vergine si elevava e in cui Lucia gridava “Guardate il sole!”, la folla vide la pioggia cessare di colpo, le nubi squarciarsi, il disco solare affacciarsi come un immenso disco d’argento.

Brillava con una intensità mai vista, ma non accecava. Tutto questo durò solo un attimo. L'immensa palla cominciò a “ballare”.

Come una gigantesca ruota di fuoco, il sole girava velocemente. Si arrestò per un certo tempo per poi ricominciare a girare su sé stesso vertiginosamente. Quindi i suoi bordi divennero scarlatti e si allontanò nel cielo, come un turbine, spargendo rosse fiamme di fuoco.

Questa luce si rifletteva sul suolo, proiettando in ogni direzione fasci di luce d'ogni colore, che accendevano fantasticamente le nubi del cielo, gli alberi, le rocce, la terra, e si riverberavano sulla immensa folla, abbagliandola.

Alcuni momenti di sosta, eppoi di nuovo una danza di luce, come una girandola smagliante e ricchissima.

Ancora una sosta eppoi, per la terza volta, un fuoco d'artificio, più svariato, più colorito e più sfolgorante che mai.

Alla moltitudine il globo di fuoco parve tremare, scuotersi e precipitare zigzagando sulla folla terrorizzata a incendiarla. Il tutto durò circa dieci minuti.Perciò un grido unico, immenso di stupore e di terrore, prorompe:

— Miracolo! Miracolo!

Finalmente il sole tornò zigzagando al punto da cui era precipitato, restando di nuovo tranquillo e splendente, con lo stesso fulgore di tutti i giorni.

Quando i tre veggenti assistevano all'ultimo quadro, ancora il sole colorava di luce prodigiosa il cielo e la terra, le cose e le creature...

Quando tutto ciò finisce, anche gli abiti, poco prima intrisi d'acqua, sono perfettamente asciutti e si liberano facilmente dal fango divenuto polvere finissima, a tutto questo popolo che, nel contesto, ha sentito di dover chiedere perdono per le offese fatte al Signore...

Alla Cova d'Iria la Madonna era veramente scesa ed aveva veramente operato davanti a tutti, perché tutti potessero credere e testimoniare! Il suo messaggio è di misericordia e di salvezza!

NOTA: Anche se quanto su scritto non può essere proposto a credersi come un dogma però dobbiamo tanta riconoscenza a Lucia, Giacinta e Francesco che hanno raccontato (perché si tratta comunque di fatti storici). 
La compilazione di questa pagina si è servita anche di quanto scritto egregiamente da Luigi Gonzaga De Fonseca in Le meraviglie di Fatima, edizione riveduta e aggiornata a cura di Joaquin Maria Alonso, Edizioni S. Paolo, 1997.

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Questo racconto è stato rielaborato da una pagina del sito www.maria.org, con l'espressa autorizzazione dell'Autore.

 

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